Con Alessio Bonaffini, Nunzia Lo Presti, Michelangelo Maria Zanghì
Testo di Michelangelo Maria Zanghì
Scena e costumi Cleopatra Cortese
Musiche Roberto Pelosi
Aiuto regia Manuela Boncaldo
Foto Domenico Genovese
Illustrazioni Federica Arena
Locandina Riccardo Bonaventura
Produzione Compagnia di San Lorenzo
Primo ottobre 2009. Sulla periferia di Messina non smette più di piovere. Improvvisamente una montagna frana, portando via con sé case, macchine e strade. Ma soprattutto, il fango uccide decine di persone: donne, uomini, anziani. Bambini. Questa è la cronaca. Semplice, pura. Gelida. Ma cosa accade in una famiglia quando uno dei suoi membri muore in una circostanza come questa? Nell’immediato solo dolore e vuoto. Ma dopo? Quando il tempo passa cosa resta in chu ha perso una figlia, una madre? Partendo da questa strage dimenticata – quella col maggior numero di morti, dopo il terremoto del 1908 – e per la giustizia senza responsabili, proveremo a rispondere a queste domande, raccontando quel dolore e quel vuoto, ma anche la rabbia e la speranza, di chi ha perso il proprio affetto a causa del menefreghismo e dell’incuria endemici nella profonda provincia siciliana, non solo martoriata dal malaffare e dalla politica più becera, ma anche – in questo frangente – abbandonata e sbeffeggiata da alcune delle più importanti istituzioni statali. Lo spettatore sarà preso per mano e condotto dolcemente in questo viaggio da Agata, Elio e Fortunato, tre esistenze segnate in maniera insanabile dalla tragedia.